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viernes, 24 de marzo de 2017

Poemas de Fabio Strinati

Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo. Fabio Strinati

Poemas de Fabio Strinati


De Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo

(Edit. Il Foglio, 2014)




ANIMA


La morte ha un odore di selvatico

più delle lacrime cadute a terra prematuramente,

seminate di speranza e di sorgenti

con accanto le mostrine incanutite di poveri soldati

caduti in guerra e mai risorti,



come

la morte, lei penetra porta scompiglio

e in novembre, solo un vago ricordo di quell'anima

vagante che ha vagato stanca per i campi spenti.






DENTRO LA MIA ANIMA



Dentro il mio io interiore, a volte triste e in solitudine...



ho l'anima che cerca il romanzo della vita

per non morire giovane su questa terra affaticata,



...solcare il mare

lasciandosi alle spalle un lacrimoso tramonto,

che sappia rinverdire l'anima mia di gioia e di speranza



I miei occhi osservano la primavera: stagione che penetra

con eleganza, come ogni mattina

quando penso alla preziosità della vita...



la più bella scoperta,

l'avventura in un lungomare di conquista





IO



Credo che la vita sia il mio principale aguzzino,



e quando ci sono quelle giornate umide

e le mosche bidonate nella lordura del momento,

mi ritiro nel mio bureau di taccuini,

guardo il cielo e mi rivedo spiaccicato

su quelle lente nuvole stracolme d'acqua

in quei giorni stringati di dicembre

e i cortili imbiancati come lenzuoli d'avi e di morte.





PRELUDIO                                                                  




La voce arranca, arretra tardiva al tramonto

crepa e sospira,


consuma un tempo nell’ambiguo vuoto circostante,


mentre scompare il vento che lì finisce e straripa.






VUOTO                                



Ho in prestito illusori letarghi d’animale

come invisibili le tane patite e noi, frasche


abbandonate all’interno di un vuoto assonnato.





ANGOSCE                                                                                                                                      



L’anima che invecchia tra gli alberi

dove un legno secco marcisce

è preda del suo spreco inciso

sulla pelle fustigata, estenua del presente,



scende sconosciuta fuliggine

che piano si nasconde.





MORTE


La polvere sui quadri
come sui vermi
i maturi frutti.




LA FALCE



L'attenzione è un trucco,

segue le ombre,
le più stanche.